Tre persone sono state coinvolte in un’indagine riguardante la promozione di una Iptv illegale su internet e sui social network. Questa Iptv veniva utilizzata per trasmettere programmi televisivi, serie e altri contenuti di intrattenimento provenienti dalle principali piattaforme di streaming. Il capo e promotore di questo business è stato raggiunto da una misura cautelare in carcere, mentre gli altri due indagati sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Inoltre, diversi clienti del circuito illegale sono stati identificati e saranno sanzionati con multe che vanno da 150 a cinquemila euro. Nel corso delle indagini sono stati individuati oltre seimila utenti che avrebbero acceduto ai contenuti non autorizzati attraverso 46 siti web, di cui 19 sono stati bloccati e 27 sequestrati. La Iptv illegale avrebbe generato un giro di affari di oltre 850 mila euro in soli quattro anni. Il principale indagato, che non ha mai dichiarato i suoi redditi, avrebbe utilizzato la Iptv anche per diffondere canali per adulti. Durante la perquisizione nella sua abitazione sono stati rinvenuti file pedopornografici e una sala server abusiva. Le indagini sono state coordinate dalla sezione di Criminalità economica della procura di Napoli.