Lo spaccio di droga tra Marano e l’hinterland flegreo, in particolare nel Giuglianese, ha visto la procura lanciare un attacco deciso per smantellare la rete di narcotrafficanti lo scorso estate. Sono state richieste diciotto condanne per un totale di quasi due secoli di carcere. Il presunto capo della gang rischia venti anni di reclusione, mentre pene severe sono state richieste anche per gli altri partecipanti. Con la requisitoria del pubblico ministero della Dda Visone, il processo di primo grado si è aperto davanti al gip Logozzo. Le condanne richieste includono nomi come Gennaro Carbone, Pasquale Carbone, Aurelio Castellano, Sandrino Castellano, Luigi Cesaro, Gennaro Corrado, Pasquale Corrado, Maurizio Esposito, Luca Gargiulo, Gaetano Marrandino, Giovanni Montagna, Antonio Pinto, Mirko Russo, Marco Sarnataro, Michele Tessier, Marcello Tipaldi, Diego Vallozzi, Aniello Zampella. Le indagini, partite nel 2019, hanno portato all’arresto degli spacciatori accusati di far parte di un’organizzazione criminale nel 2021. Nonostante le difficoltà incontrate, la procura ha continuato a perseguire i responsabili, ottenendo un pronunciamento favorevole dalla Cassazione lo scorso luglio. Gli imputati, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, sarebbero collegati alle cosche locali e avrebbero ottenuto il benestare per distribuire droga nel territorio. L’organizzazione agiva principalmente a Marano, Quarto, Calvizzano e in altre zone dell’hinterland flegreo, rifornendo diverse aree di hashish, cocaina e marijuana. I pusher venivano retribuiti attraverso le “mesate”. Un sistema criminale che ora rischia di dover scontare pesanti condanne.