Il giornalista Giovanni Aruta è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie. L’Associazione antiviolenza “Donne Insieme” è stata determinante nel far emergere la verità su questo caso di violenza di genere. Le indagini condotte dai carabinieri hanno raccolto gravi indizi di reato a carico dell’indagato, confermati da diverse testimonianze e dalle denunce della vittima.
Aruta, noto anche per essere direttore del mensile Prospettive, sindacalista della CISL e osservatore arbitrale della FIGC, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione per i suoi crimini. L’Ordine dei Giornalisti della Campania ha sospeso immediatamente la sua iscrizione all’albo, in base alla legge ordinistica del 1963.
La donna maltrattata è stata sostenuta dall’associazione “Donne Insieme”, che ha lavorato per far emergere la verità su questo caso di violenza domestica. Si attende ora l’interrogatorio di garanzia che potrebbe confermare gli arresti domiciliari o decidere un’altra misura cautelare.