Francesco Rotondo è stato nominato nuovo procuratore capo di Vallo della Lucania, una decisione presa ieri sera dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Con 14 voti a suo favore, ha superato il collega Ernesto Sassano, che ne ha ottenuti 13. Attualmente Rotondo lavora come pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, ma in passato ha svolto la sua attività presso la Procura di Vibo Valentia, in Calabria. Aveva presentato domanda per diventare procuratore aggiunto presso la Procura di Cosenza, ma il ruolo è stato assegnato ad Antonio D’Alessio.

Durante il suo lavoro a Salerno, Rotondo ha firmato importanti inchieste, tra cui quella sugli assenteisti dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che è poi confluita in un processo conclusosi con diverse assoluzioni per prescrizioni. Il suo nome è legato anche al caso Mastrogiovani, il maestro di Castelnuovo Cilento morto per edema polmonare dopo essere stato legato al letto del reparto di psichiatria dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania a seguito di un Tso.

Nel 2014, insieme all’attuale procuratore generale di Salerno, Rosa Volpe, si è occupato delle mazzette in Provincia per ottenere appalti. Un’inchiesta che ha portato alla luce sessanta gare truccate in cambio di tangenti, trentadue episodi di corruzione e ventisei atti falsi. Sempre nello stesso anno, Rotondo ha seguito l’inchiesta sul fallimento della Salernitana a guida di Antonio Lombardi.

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