Il pentito di camorra Salvatore Roselli ha rivelato dettagli interessanti sulle attività illegali del clan Amato Pagano. Secondo i verbali dei suoi colloqui con i pm, il gruppo aveva diversi interessi tra cui il riciclaggio di denaro tramite il sistema delle aste giudiziarie. Roselli ha spiegato che tutte le aste erano controllate dal clan e che i vincitori dovevano pagare tangenti fino a 10 mila euro per poter ottenere i beni aggiudicati.

Oltre alle aste, il clan Amato Pagano si dedicava anche al riciclaggio di denaro attraverso le scommesse. Gli emissari del clan intercettavano i vincitori delle scommesse di lotto e chiedevano loro di consegnare il biglietto vincente in cambio di denaro pulito. Inoltre, il clan cercava di ottenere soldi puliti anche acquistando biglietti vincenti delle lotterie.

Uno degli uomini chiave del clan era Salvatore Silvestri, conosciuto come Tore ‘o cacaglio, che si occupava delle aste e delle compravendite di immobili. Silvestri era anche coinvolto in attività estorsive nei confronti di imprenditori del settore immobiliare. Nonostante fosse stato arrestato in passato per estorsione, Silvestri era riuscito a scagionarsi.

Le intercettazioni hanno anche rivelato contrasti interni al clan, in particolare tra Salvatore Silvestri e Debora Amato. Quest’ultima aveva chiesto a Silvestri una somma di denaro per un’affare non concluso, scatenando tensioni all’interno del gruppo. Nonostante i contrasti, Silvestri affermava di essere disposto a sacrificarsi per Debora.

Queste rivelazioni hanno gettato nuova luce sulle attività criminali del clan Amato Pagano e sulle dinamiche interne che regolavano le relazioni all’interno del gruppo. La collaborazione di Salvatore Roselli con le autorità potrebbe portare a importanti sviluppi nelle indagini sulla camorra e sulle sue attività illecite.

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