Il latitante Nicola Rullo, membro del clan Contini, è stato arrestato per aver organizzato il sequestro di un giovane imprenditore di Napoli e di suo padre. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e ha portato all’arresto di Rullo, ricercato da diversi mesi. L’uomo era latitante dal momento in cui era stato emesso un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali aggravate.

Secondo le indagini condotte dalla polizia, insieme ad altri undici complici già arrestati in passato, Rullo avrebbe organizzato un’aggressione brutale ai danni del giovane imprenditore e del padre di quest’ultimo. Il latitante avrebbe guidato un gruppo di persone che, la sera del 26 settembre 2024, avrebbero sequestrato e picchiato violentemente il giovane imprenditore. Successivamente, avrebbero fatto lo stesso con il padre, chiedendo una ingente somma di denaro in cambio della loro liberazione.

Le indagini condotte dalla polizia hanno permesso di ricostruire con precisione gli eventi e di identificare Nicola Rullo come il principale esecutore del sequestro e del pestaggio di padre e figlio. Dopo essere stata tenuta prigioniera in una casa nel quartiere Poggioreale, la vittima è stata trasportata in un’altra abitazione a Castel Volturno e tenuta rinchiusa per alcune ore, prima di essere abbandonata davanti al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli di Napoli.

Grazie all’operazione condotta dalla Squadra Mobile e dal commissariato di Bagnoli, Nicola Rullo è stato localizzato all’alba in una villetta a Lago Patria, dove si era rifugiato con la sua famiglia. La sua cattura rappresenta un importante successo nella lotta contro il crimine organizzato e dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare atti criminali così gravi.

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