La criminalità organizzata a Napoli: il clan De Micco prende il controllo della periferia est
Napoli è da sempre nota per la presenza di varie organizzazioni criminali che si contendono il controllo del territorio. Recentemente, però, sembra che la situazione sia cambiata e che un unico gruppo criminale abbia preso il sopravvento nella periferia est della città.
Il clan De Micco, nonostante i capi storici siano in carcere da tempo, è riuscito a consolidare il proprio potere grazie alla guida di un nuovo reggente. Questo gruppo criminale si è imposto come la cosca egemone in gran parte di Ponticelli, dedicandosi principalmente alla vendita di stupefacenti e all’imposizione del racket ai danneggiati.
Nonostante la concorrenza sia ormai fuori gioco, alcuni focolai di faida restano attivi, come dimostrano le recenti incursioni armate nel Parco Conocal, roccaforte del gruppo D’Amico “Fraulella”. Si sospetta che il clan De Micco stia cercando di dimostrare la propria forza in una guerra che dura da tempo con i “Fraulella”.
La situazione a Ponticelli è estremamente tesa, con due affiliati di spicco ai “Bodo” ancora latitanti e il timore di vendette e un ritorno dei De Luca Bossa-Minichini sulla scena. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’omicidio di Massimo Lucca, zio di un ras emergente dei D’Amico, sospettando il coinvolgimento del clan De Micco.
La guerra tra i vari clan presenti sul territorio continua, con frequenti disaccordi che mettono a rischio la stabilità della zona. Le ricerche di Giuseppe Perrella e Fabio Riccardi per l’inchiesta sulla vendetta dei “Bodo” sono ancora in corso, mentre altri due indagati sono stati arrestati lo scorso novembre.
La situazione a Napoli resta critica e il quartiere di Ponticelli continua ad essere il più “caldo” della città, con la presenza di vari gruppi criminali pronti a tutto pur di difendere il proprio potere.