A seguito della richiesta di chiarimenti del sindaco Clemente Mastella al direttore generale del Rummo Maria Morgante sulla vicenda dell’87enne trovato in Pronto Soccorso dai familiari in condizioni igieniche poco adeguate, è arrivata in Comune la risposta dell’ospedale che ripercorre l’iter seguito dai sanitari nei tre giorni di ricovero.
L’allarme era stato lanciato dopo l’appello di un cittadino al sindaco per fare chiarezza sulla situazione. Il primo cittadino aveva contattato immediatamente la manager dell’azienda ospedaliera chiedendo spiegazioni in merito.
Il paziente di 87 anni, giunto in Pronto Soccorso il 3 gennaio alle ore 23.40, dopo aver trascorso tre giorni a casa con febbre persistente, è stato prontamente assistito dal personale medico e paramedico. Dopo gli esami, è stato diagnosticata una polmonite bilaterale e avviato un trattamento che ha portato a un miglioramento delle sue condizioni. Attualmente è stabile e asintomatico.
In risposta alla richiesta del sindaco, il direttore generale ha avviato un’indagine interna, ascoltando il personale che si era occupato dell’anziano. È emerso che il paziente ha rifiutato l’assistenza per l’incontinenza e ha preferito utilizzare i servizi igienici con l’aiuto della moglie. Ha anche rifiutato l’assistenza del personale ospedaliero per l’igiene personale.
Riguardo alle critiche sulla sensibilità del personale medico e paramedico, l’ospedale sottolinea la necessità di comprendere la realtà ospedaliera e di mostrare comprensione e realismo. Il personale, invece, si impegna costantemente nel rispetto dei valori umani e nella cura dei pazienti.
È importante quindi, sia per i pazienti che per i familiari, fare uno sforzo per comprendere le difficoltà e la complessità degli ospedali, soprattutto in situazioni di emergenza. Il personale medico e paramedico continua a dedicarsi con professionalità e impegno alla cura dei pazienti, mettendoli sempre al centro del processo di guarigione.