La morte di Immacolata Fiorentino dopo un intervento di chirurgia estetica ha scosso la sua famiglia e sollevato dubbi sulla qualità delle cure ricevute. La donna, madre di tre figli adottivi, è deceduta il giorno dell’Epifania presso la clinica “Bianchi” a Portici, dopo essere stata trasferita dal Nuovo Policlinico di Napoli, dove aveva subito un bendaggio gastrico.
La denuncia presentata dai familiari ha portato alla luce una serie di complicazioni che si sono verificate durante e dopo l’intervento chirurgico. I medici del Policlinico avevano parlato di un’embolia polmonare e di un arresto cardiocircolatorio, che avevano portato Immacolata in coma per 22 giorni. Tuttavia, dopo un breve periodo di miglioramento, la donna è deceduta improvvisamente, lasciando i suoi cari sconvolti.
La magistratura è ora chiamata a fare luce su questa vicenda, per capire se ci siano state responsabilità mediche nell’accaduto e se le cure prestate siano state adeguate. La direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli ha istituito una commissione d’indagine interna per acquisire ulteriori informazioni e garantire trasparenza nel caso.
La morte di Immacolata Fiorentino è un tragico evento che solleva dubbi sulla sicurezza e l’efficacia dei trattamenti medici. La famiglia della donna chiede giustizia e verità, mentre la comunità medica e l’opinione pubblica osservano con attenzione lo sviluppo delle indagini.

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