Nel corso del weekend appena trascorso, l’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino ha dovuto affrontare una grave situazione di sovraffollamento nel reparto di Emergenza. Numerose persone si sono trovate costrette ad assistere i propri cari a casa, a causa della mancanza di posti disponibili al pronto soccorso. Tra di esse, una donna ha raccontato il dramma vissuto con il padre ultrasettantenne affetto da diverse patologie, il quale è stato portato in ospedale solo dopo che la sua condizione era diventata critica.
La donna, pur elogiando la professionalità e l’umanità del personale medico, ha espresso la sua preoccupazione per il ritardo nell’assistenza ricevuta dal genitore. Il problema, secondo lei, non risiede nelle competenze dei professionisti, ma nell’organizzazione e nella gestione del sistema sanitario. La situazione di sovraffollamento ha reso ancora più difficile l’attesa e l’ansia dei familiari, che si sono trovati a dover affrontare lunghe attese senza neanche poter consultare i monitor informativi.
Questa testimonianza rappresenta solo uno dei tanti casi che hanno caratterizzato il primo weekend dell’anno all’ospedale di Avellino. La situazione di congestione registrata durante le festività natalizie ha raggiunto picchi da record, mettendo in evidenza le criticità del sistema sanitario. È necessario intervenire per risolvere questi problemi e garantire un’assistenza tempestiva e adeguata a tutti i pazienti che ne hanno bisogno.