Il Consiglio comunale di Teverola è stato scosso ieri da un episodio di insulti omofobi rivolti al consigliere comunale del gruppo di opposizione “Teverola in testa” Pasquale Gnasso. Le parole volgari pronunciate da Biagio Pezzella, consigliere eletto con la maggioranza del sindaco Gennaro Caserta, hanno suscitato indignazione e condanna da parte di diversi esponenti politici.
Il deputato del Pd Stefano Graziano ha chiesto pubbliche scuse o le dimissioni del sindaco e del consigliere Pezzella, definendo il comportamento inaccettabile in un contesto istituzionale. Anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso la sua disapprovazione per l’episodio, sottolineando come tali comportamenti siano una grave violazione dei principi di rispetto e decoro.
Anche il deputato M5s Agostino Santillo ha condannato i toni e gli insulti pronunciati da Pezzella, sottolineando che non si possono tollerare comportamenti del genere che offendono la dignità della persona. Pasquale Gnasso ha ribadito l’importanza di non tacere di fronte a episodi di omofobia e violenza verbale.
Il sindaco Caserta ha dichiarato di non aver percepito un attacco omofobo durante il Consiglio, ma ha auspicato toni più sereni e ha espresso solidarietà al consigliere Gnasso. Pezzella, dopo le polemiche sui social, ha chiesto scusa a chi si è sentito offeso, spiegando che le sue parole non avevano intenti omofobi.
Il gruppo di minoranza “Teverola sostenibile” ha definito l’episodio una vergogna e ha chiesto alla presidente del Consiglio di adottare i provvedimenti necessari. Anche l’assessore comunale Michele Cipriano ha espresso piena solidarietà a Gnasso e ha condannato l’atteggiamento inadeguato adottato durante i lavori consiliari.
In conclusione, l’episodio di insulti omofobi durante il Consiglio comunale di Teverola ha suscitato indignazione e ha evidenziato la necessità di rispettare i principi di rispetto e decoro in un contesto istituzionale.
