La città di Napoli è in fermento a causa dell’omicidio di Enrico Capozzi avvenuto ieri sera al parco Merola di Ponticelli. Le indagini sono in corso e sembrano essere sulla buona strada, come confermato dal Prefetto di Napoli, Mcihele Di Bari. Secondo il Prefetto, le forze di polizia e la magistratura sono riuscite a individuare quasi immediatamente i responsabili dei crimini avvenuti nel 2024, dimostrando un miglioramento significativo rispetto al passato.

Enrico Capozzi, che aveva denunciato per estorsione il ras dei De Micco, Antonio Nocerino, sembra essere stato vittima di una vendetta legata alla sua denuncia. Tuttavia, non vengono escluse altre ipotesi, come un segnale inviato al clan Sarno, attivo nella zona di Ponticelli. La comunità locale è preoccupata per la pervasività della criminalità organizzata nel quartiere e chiede un impegno collettivo per contrastarla.

Libera Napoli ha espresso profonda preoccupazione per l’omicidio di Enrico Capozzi, sottolineando la necessità di un impegno concreto per costruire una giustizia sociale e un futuro libero dalla paura. La comunità non può essere ostaggio della violenza camorristica e è fondamentale che istituzioni, forze dell’ordine e cittadini collaborino per promuovere un cambiamento positivo.

Il caso di Enrico Capozzi mette in luce una volta di più la presenza della criminalità organizzata a Napoli e la necessità di un impegno costante per contrastarla. La comunità locale si unisce nel chiedere giustizia e sicurezza per tutti i cittadini.

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