Nel servizio trasmesso lunedì sera sono emerse delle sconcertanti confessioni da parte di numerosi commercianti costretti a pagare un servizio di vigilanza imposto dai clan criminali.
“Appena apri un negozio nuovo, vengono da noi a chiedere i soldi”, ha dichiarato una negoziante intervistata.
Luca Abete ha affrontato questo nuovo modo di estorcere denaro al sindaco Antonio Pannone, chiedendo maggiore protezione per i commercianti.
Abete ci ha condotto ad Afragola, dove sembra che molti imprenditori non abbiano altra scelta. Chi rifiuta di pagare il taglieggiatore che offre un servizio di vigilanza rischia di subire attentati dinamitardi o di vedere il proprio negozio incendiato. Nonostante i casi di cronaca e gli arresti, molti abitanti sembrano non essere a conoscenza dell’estorsione di “pizzo” nella zona, almeno davanti alle telecamere accese.
La domanda che sorge spontanea è: ad Afragola si tratta di un servizio di vigilanza o di un “pizzo 2.0”?

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