Un’indagine che ha sconvolto la comunità di Castellammare di Stabia ha portato all’arresto di un’insegnante di sostegno di una scuola media, accusata di violenza sessuale e induzione al compimento di atti sessuali su studenti di età inferiore ai 14 anni. La vicenda è iniziata il 14 novembre scorso, quando la donna di 40 anni è stata aggredita dai genitori di alcuni alunni dell’istituto, causando lesioni sia alla docente che al padre di uno degli studenti.

Le testimonianze dei sei minori coinvolti, ascoltati dagli inquirenti in forma protetta, insieme all’analisi dei file audio estratti dai telefoni cellulari dei ragazzi e dell’insegnante, hanno portato alla luce uno scenario agghiacciante. La donna, in qualità di insegnante di sostegno di uno degli alunni coinvolti ma di fatto responsabile anche degli altri studenti, avrebbe condotto i ragazzi in un’aula riservata della scuola durante l’orario scolastico, sotto la scusa di impartire loro ripetizioni.

Nell’aula, soprannominata “la saletta”, la docente avrebbe mostrato materiale video pornografico ai giovani, tenuto discorsi di natura sessuale esplicita e addirittura spinto i ragazzi a compiere atti sessuali tra di loro. In una circostanza, si è scoperto che l’insegnante avrebbe avuto un rapporto sessuale con uno degli alunni, creando così una situazione di abuso e sfruttamento inaccettabile.

Questa vicenda ha scosso profondamente la scuola e la comunità locale, mettendo in luce la necessità di vigilare attentamente sulla sicurezza e il benessere dei minori all’interno degli istituti scolastici. È fondamentale garantire un ambiente educativo sano e protetto, dove gli studenti possano crescere e apprendere in modo sereno e rispettoso. Soltanto con un impegno concreto e costante da parte di tutti gli attori coinvolti sarà possibile prevenire e contrastare situazioni di abuso e violenza come quella emersa in questa dolorosa vicenda.

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