Il mese di novembre ha visto la conclusione dei lavori di potenziamento del metanodotto Snam “Diramazione Nocera-Cava dei Tirreni”, condotti nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. Le indagini archeologiche, durate circa due anni, sono state eseguite sul campo da Sogearch Srls sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino.
Le ricerche hanno rivelato un patrimonio archeologico di eccezionale valore che spazia dall’età del Bronzo alla tarda antichità, dimostrando la possibilità di coniugare lo sviluppo di infrastrutture moderne con la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Tra le scoperte più significative, spiccano le impronte di origine antropica e faunistica rinvenute nei pressi del torrente Casarzano. Queste tracce risalenti all’età del Bronzo offrono una testimonianza toccante della drammatica fuga degli abitanti di fronte alla furia del vulcano Somma-Vesuvio.
Le ricerche hanno inoltre permesso di ricostruire la rete viaria che collegava Nuceria al territorio circostante, rivelando un mondo di connessioni che hanno plasmato la vita della città nel corso dei secoli.
Gli scavi archeologici condotti nell’area di Nocera hanno restituito un quadro ricco e complesso della storia di questo territorio, con diverse fasi di occupazione, resti di edifici monumentali, tracce di vita quotidiana e testimonianze di culti e rituali. I risultati di queste straordinarie scoperte saranno presto presentati al pubblico attraverso una mostra e una pubblicazione scientifica.