Dino De Angelis, con la sua abilità di narratore raffinato, ha nuovamente colpito nel segno con il suo ultimo spettacolo intitolato “La banalità del male”. Durante le serate del weekend appena trascorso al Teatro Stabile Santa Filomena di Castellammare di Stabia, ha affrontato il tema dei processi di Norimberga e Gerusalemme con profondità e intensità emotiva.
Il pubblico presente è stato coinvolto in un viaggio attraverso il male assoluto, esplorando le enormi perdite di vite umane, il terrore dei campi di sterminio e il dominio totale sull’uomo. De Angelis ha fornito un accurato resoconto dei fatti accaduti, con l’intento di far comprendere le origini di quell’assurdo male.
Durante il monologo, l’artista ha evidenziato la necessità di dare una sentenza inequivocabile alla storia, per garantire giustizia ai martiri e ai perseguitati del periodo più triste della storia. La memoria dei tragici eventi vissuti nei lager nazisti non poteva essere seppellita nell’oblio, e De Angelis ha contribuito a ricostruirla con intensità emotiva e coinvolgimento del pubblico.
Attraverso suggestivi video e immagini, l’artista ha esplorato la figura di Adolf Heichman nel processo di Gerusalemme, evidenziando la banalità del male e la sua presenza anche in individui ordinari come l’imputato. Questo ritratto inquietante ha suscitato riflessioni sulla natura umana e sull’importanza della memoria.
In conclusione, l’opera di Dino De Angelis ha il merito di far percepire al pubblico l’importanza di ricordare e riflettere sui tragici eventi del passato, per evitare che si ripetano nel futuro. Il suo talento di narratore ha saputo coinvolgere e commuovere il pubblico presente al Teatro Stabile Santa Filomena, lasciando un’impronta profonda nelle menti e nei cuori di chi ha assistito allo spettacolo.