Il titolare del garage “SpaccaNapoli”, Gennaro Rapillo, è stato arrestato con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’uomo, legato al clan Mazzarella, è stato fermato dalla Polizia di Stato nell’aeroporto di Fiumicino. Rapillo costringeva un collega a passargli i clienti, minacciando anche di morte lui e i suoi familiari. La sua autorimessa è stata sequestrata e si scopre che è la stessa di fronte alla quale il deputato Borrelli fu aggredito lo scorso dicembre.

La vicenda non deve fermarsi all’arresto di Rapillo, ma deve portare a una profonda indagine sul sistema delle autorimesse illecite e legate alla camorra. È necessario fermare gli approfittatori illegali che occupano abusivamente spazi pubblici per il loro profitto. Il mondo della camorra ha molte ramificazioni e tagliarle significa togliere potere ai clan criminali.

La lotta contro la criminalità organizzata è un impegno costante e dobbiamo essere vigili per proteggere la legalità e la sicurezza dei cittadini. Speriamo che questo arresto porti a una maggiore consapevolezza e azione contro le attività illegali legate alla camorra.

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