Un’operazione della polizia ha portato a tre arresti legati a estorsioni e richieste di pizzo nel porto di Napoli, compiute dal clan Mazzarella. Le indagini sono iniziate dopo un’aggressione subita da un commerciante che gestiva un bar nell’area portuale. Quest’uomo era stato picchiato e minacciato perché aveva interrotto i pagamenti mensili al clan, che richiedeva 500 euro al mese per permettergli di continuare a lavorare. La famiglia criminale Mazzarella aveva minacciato le vittime con la presenza di trecento affiliati pronti a intervenire. Le autorità hanno dovuto aspettare tre anni prima di effettuare gli arresti, a causa del sovraccarico di lavoro dell’ufficio del procuratore di Napoli. La lotta alla criminalità organizzata continua, ma resta ancora molto da fare per garantire la sicurezza e la legalità nel territorio.

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