La Corte di Cassazione ribalta la confisca dei beni a Griselda Filipi
Una decisione sorprendente della Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza della Corte d’Appello di Roma che prevedeva la confisca dei beni di Griselda Filipi, compagna di Christian Casamonica.
Il provvedimento riguardava un complesso aziendale della società L.M.A. e un immobile situato nella Capitale. L’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli ha presentato il ricorso che ha portato alla decisione della Cassazione, che rappresenta un colpo di scena nel quadro giudiziario che vede coinvolta la Filipi. Gli inquirenti accusano la donna di essere un’intestataria fittizia di beni legati al clan Casamonica, con l’obiettivo di eludere le misure patrimoniali.
Questa è la terza vittoria consecutiva della Filipi in Cassazione, un evento raro nella storia giudiziaria del clan. Prima di questa decisione, la Suprema Corte aveva già ribaltato due altre sentenze a suo favore.
Diversa è stata la sorte per Giuseppe e Guerrino Casamonica, i cui ricorsi sono stati respinti, rendendo definitiva la confisca dei loro beni. La Cassazione ha invece accolto i ricorsi delle parti civili e di altri soggetti ritenuti marginali nel procedimento principale.
Ora si attendono le motivazioni di questa decisione della Suprema Corte, che potrebbero aprire nuovi scenari giudiziari. Per chi ha ottenuto l’annullamento, il caso tornerà davanti a un diverso collegio della Corte d’Appello di Roma, che dovrà nuovamente pronunciarsi sulla vicenda.