Un nuovo capitolo giudiziario si apre per il clan del “Terzo Sistema”, con i boss alla sbarra per associazione mafiosa, gestione delle attività di spaccio e traffico di droga. Questo maxiprocesso coinvolge 47 persone, alcune delle quali hanno scelto il rito abbreviato, mentre il processo ordinario inizierà il prossimo 12 febbraio. Al vertice del clan c’è Ciro Perna, considerato il fondatore del “Terzo Sistema”, insieme ai suoi uomini di fiducia come Luigi Gallo, Gennaro Pinto, Bruno Milite, Vittorio Della Ragione e Salvatore Orofino. Questa organizzazione criminale ha assunto un ruolo centrale nel traffico di droga locale, gestendo un vasto mercato di stupefacenti con collegamenti anche nell’area salernitana. Le indagini hanno rivelato un sistema ben organizzato di distribuzione della droga, che si estendeva fino a Salerno e provincia, con una fitta rete di pusher e intermediari. Il clan non solo gestiva le piazze di spaccio, ma movimentava ingenti quantità di cocaina, hashish e marijuana, sfruttando anche connivenze e basi operative fuori dalla città oplontina. Le intercettazioni ambientali e telefoniche hanno evidenziato la ferocia dell’organizzazione, pronta a usare la violenza per mantenere il controllo. Con l’apertura del processo, la Procura punta a colpire duramente la criminalità organizzata di Torre Annunziata. Se le accuse dovessero essere confermate, il “Terzo Sistema” rischia di subire un duro colpo, con condanne che potrebbero indebolire definitivamente la struttura e limitarne l’influenza. Questo processo rappresenta una nuova occasione per colpire quel che resta di un clan che ha portato violenza e degrado alla città e ai territori limitrofi.

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