La Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere ha ospitato una prima udienza movimentata per il processo sulla morte della piccola Aurora, la neonata di soli 45 giorni deceduta in circostanze drammatiche. I genitori, Emanuele Savino (28 anni) e Anna Gammella (21 anni), sono accusati di omicidio colposo.
Durante l’udienza, gli avvocati della difesa hanno chiesto di escludere le parti civili rappresentate dal curatore minorile dei figli degli imputati e dall’associazione “Cam Telefono Azzurro”. Secondo la difesa, questa costituzione sarebbe inammissibile e i giudici si sono riservati la decisione, che verrà presa a fine febbraio.
La piccola Aurora morì a soli 45 giorni dalla nascita e dodici giorni dopo il decesso i genitori furono arrestati. Secondo le indagini, il padre avrebbe colpito violentemente la neonata alla testa, causandole un grave trauma cranico che portò a una duplice frattura ossea e a un’emorragia interna fatale.
Dall’autopsia è emerso che Aurora morì per una grave insufficienza cardio-respiratoria e sul suo corpo sono stati trovati segni evidenti di maltrattamento, come ecchimosi, escoriazioni e ustioni gravi. Si ipotizza che le ustioni siano state causate da acqua bollente utilizzata per il bagnetto serale e i genitori avrebbero evitato di portare la bambina dal medico, curandola con rimedi improvvisati.
Oltre al processo penale, la vicenda coinvolge anche gli altri due figli della coppia, attualmente in una casa-famiglia. Il prossimo passo sarà lo scioglimento della riserva sulla costituzione delle parti civili, atteso per fine febbraio. Questa udienza potrebbe essere cruciale per l’evoluzione del dibattimento.