Un imprenditore incensurato, Gennaro Rapillo, è stato arrestato dalla mobile del primo dirigente Giovanni Leuci per presunte attività di estorsione legate al clan camorristico. Rapillo gestiva un parcheggio e avrebbe imposto a un concorrente di rinunciare ad alcuni clienti, cercando di controllare il flusso di auto in sosta. Recentemente tornato dal Brasile, è stato arrestato in esecuzione di una misura cautelare firmata dal gup su richiesta del pm Raimondi.
Questo non è il primo episodio controverso legato a Rapillo, che poche settimane fa aveva avuto un litigio con il parlamentare Borrelli riguardo alla gestione delle aree di sosta delimitate dalle strisce blu, anche se i due casi non sembrano essere collegati.
Rapillo avrà la possibilità di difendersi dalle accuse durante l’interrogatorio di garanzia e fino a prova contraria va considerato estraneo ai fatti contestati.