Una serata di follia è durata solo tre minuti. È quanto è accaduto durante un’aggressione organizzata da un gruppo di cinque o sei ultras contro gli agenti del commissariato di polizia di Cava de’ Tirreni e gli operatori territoriali del reparto mobile di Napoli, al termine della partita Cavese-Altamura, disputata venerdì sera allo stadio comunale Simonetta Lamberti e terminata in pareggio per 1-1. In pochi minuti, i facinorosi hanno lanciato oggetti pericolosi contro gli agenti, tra cui dieci fumogeni, una batteria di fuochi pirotecnici e persino dieci bombe carta. L’aggressione è avvenuta circa venti minuti dopo la fine della partita, mentre i poliziotti erano impegnati nel servizio d’ordine vicino alla Curva Sud dello stadio. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di cinque o sei tifosi ha attaccato gli agenti con lancio di fumogeni, fuochi pirotecnici e bombe carta. Fortunatamente, non ci sono stati danni a cose o persone e l’attacco è durato solo tre minuti. Gli ultras si sono dati alla fuga e l’ordigno inesploso è stato recuperato e sequestrato. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili, che non sono più di cinque o sei persone.
Questo episodio segue un altro agguato subito dagli stessi tifosi della Cavese la settimana scorsa, quando sono stati attaccati dai sostenitori della Nocerina al ritorno da una trasferta ad Avellino. In quell’occasione, i tifosi sono stati colpiti da lanci di pietre e uno di loro ha riportato ferite guaribili in 40 giorni. La società Cavese Calcio ha preso le distanze dai fatti di violenza accaduti dopo la partita, condannando fermamente l’aggressione agli agenti della polizia di stato. Hanno sottolineato che la violenza non fa parte dei principi di lealtà e rispetto del club e hanno espresso solidarietà alle forze dell’ordine impegnate nel loro lavoro.