Il Giudice di Pace di Alessandria ha emesso una sentenza storica riguardante il risarcimento simbolico di 10 euro per ciascuna delle circa venti persone che avevano fatto causa alla presidenza del Consiglio dei ministri per le misure anti-Covid adottate. Questa decisione è stata presa in seguito alle contestazioni dei cittadini che si sentivano danneggiati dalle norme ingiuste imposte dal governo per contenere la diffusione del virus.
Il giudice ha sottolineato che le posizioni espresse dall’attuale Consiglio dei Ministri hanno quasi confermato il carattere illecito delle normative oggetto di causa. In particolare, le norme anti-Covid sono state considerate ingiuste e hanno costretto i cittadini a comportamenti non desiderati in cambio di benefici inesistenti. Anche importanti esponenti del governo hanno criticato la gestione della pandemia, confermando le contestazioni dei cittadini.
La sentenza del Giudice di Pace ha stabilito che il risarcimento di dieci euro deve essere concesso ai cittadini che hanno subito un danno non patrimoniale a causa delle norme anti-Covid. Questa decisione è stata motivata anche dal fatto che il diritto alla salute non può prevalere sugli altri diritti fondamentali e che ci sono stati aspetti inquietanti nelle normative adottate.
Inoltre, il giudice ha fatto riferimento alle dichiarazioni di autorevoli rappresentanti del Consiglio dei Ministri e della maggioranza che lo sostiene, che hanno difeso i cittadini criticando la gestione del governo e riconoscendo la legittimità delle preoccupazioni riguardanti i vaccini. Questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento per i cittadini che hanno lottato contro norme ingiuste e per il loro diritto a essere risarciti per il danno subito.