Un giovane di 24 anni aveva chiesto un risarcimento per essere stato ingiustamente incarcerato per tentata strage, un’accusa che si era trasformata in tentato omicidio e infine in lesioni, con una condanna definitiva di un anno. La Cassazione ha respinto il ricorso, sostenendo che il comportamento del giovane giustificava l’arresto.
Tutto è iniziato il 2 novembre 2018, quando il giovane di Pagani, all’epoca 18enne, si era scontrato con alcuni coetanei fuori da una discoteca e successivamente si era lanciato con l’auto contro un gruppo di giovani che usciva dal locale. Dopo essere stato allontanato dai buttafuori, il giovane era stato aggredito da alcuni ragazzi e aveva reagito in modo estremo.
Nonostante la difesa avesse sostenuto che la sua condotta non avesse rilevanza penale, la Cassazione ha stabilito che il suo comportamento ha contribuito alla sua incarcerazione, poiché ha messo in pericolo la vita di molte persone con il suo gesto.
In conclusione, la richiesta di risarcimento del giovane è stata respinta e la sua condanna definitiva è stata confermata. La vicenda evidenzia l’importanza di valutare attentamente le proprie azioni e le conseguenze che possono comportare, anche in situazioni di conflitto e tensione.