Giugliano in Campania, una città che da anni lotta contro il fenomeno della camorra. L’ultima indagine condotta dai carabinieri del Ros ha portato alla luce l’influenza del clan Mallardo sull’amministrazione comunale, mettendo in luce una serie di reati gravi che vanno dall’associazione mafiosa alla corruzione.
L’operazione ha portato all’arresto di 25 persone, tra cui l’ex sindaco Antonio Poziello, accusato di aver favorito il clan durante la campagna elettorale del 2020. Ma non solo: l’organizzazione criminale si occupava anche di risolvere controversie tra privati, consolidando il proprio potere sul territorio.
L’ordinanza del Gip di Napoli ha disposto 20 arresti in carcere e 5 ai domiciliari, mentre è stato emesso un decreto di sequestro beni per diversi milioni di euro. I proventi delle attività illecite erano destinati alla “cassa comune” del clan, utilizzata per sostenere gli affiliati e le loro famiglie.
Questa indagine conferma una volta di più l’infiltrazione della camorra nella vita politica e amministrativa della città, gettando un’ombra pesante sul tessuto istituzionale locale. È un problema grave che richiede un intervento deciso da parte delle autorità competenti per debellare definitivamente questo fenomeno criminale che ha causato tanto dolore e sofferenza alla popolazione di Giugliano in Campania.