Il sequestro dell’impianto di depurazione delle acque reflue di Solofra, avvenuto nell’aprile del 2017, ha creato non pochi problemi per l’intero distretto conciario. La violazione delle prescrizioni sulle emissioni in atmosfera ha portato all’intervento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino e dei Carabinieri del N.O.E. di Salerno. Nonostante il sequestro, è stata concessa la facoltà d’uso dell’impianto, con l’obbligo di adeguarsi alle prescrizioni imposte.
L’impatto negativo del sequestro si è fatto sentire per anni, causando disagi e difficoltà all’intero distretto e alla Regione Campania, proprietaria dell’impianto. Solo recentemente, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Solofra e della Regione Campania, con il supporto legale dell’avvocato Fernando Taccone, lo studio Advantis di Avellino, è stato finalmente dissequestrato l’impianto. La disponibilità dell’impianto è stata così restituita alla comunità industriale di Solofra.
Ora si dovrà procedere con il collaudo dell’opera, dopo che i lavori di adeguamento sono stati completati nonostante le difficoltà incontrate. Speriamo che questa vicenda possa essere risolta definitivamente, consentendo alla comunità di Solofra di riprendere la propria attività industriale senza ulteriori ostacoli.