Bacoli, un dramma familiare si è consumato nella notte scorsa, quando un uomo è stato arrestato per violenza domestica nei confronti della sua compagna. Grazie a una videochiamata disperata al nonno, una donna di 41 anni è stata soccorsa dopo essere stata colpita dal suo compagno con una testata al volto. L’uomo, un imprenditore di 50 anni, è stato arrestato per maltrattamenti e violenza assistita, aggravata dalla presenza dei minori.

La terribile vicenda è avvenuta a Fusaro, una frazione di Bacoli, dove la donna viveva con il suo compagno. Secondo quanto emerso, l’aggressione sarebbe avvenuta al ritorno da una cena, durante la quale la coppia ha litigato riguardo alla scelta della location per San Valentino. Il litigio è presto degenerato, con l’uomo che ha prima spintonato la compagna e poi l’ha colpita con una testata violenta, facendola crollare a terra.

La scena si è consumata davanti alla figlia piccola della coppia e ai due figli adolescenti della donna, avuti da una precedente relazione. Gli adolescenti presenti in casa hanno registrato con i loro cellulari gli attimi di terrore, fornendo così alle forze dell’ordine prove inequivocabili della violenza subita dalla donna.

L’uomo ha tentato di giustificarsi fornendo versioni contraddittorie dei fatti, ma le prove video e i testimoni hanno confermato la versione della vittima. Arrestato con codice rosso, il 50enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale, mentre la donna è stata ricoverata all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove ha ricevuto cure per le ferite riportate.

La violenza domestica è purtroppo un fenomeno in costante aumento, con numerose denunce registrate ogni giorno a Napoli e provincia. Il Report 2023 della Polizia Criminale ha evidenziato un preoccupante aumento dei casi tra i più giovani, con il 10% delle vittime che ha meno di 13 anni e il 25% degli autori di reato che rientra nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni. È urgente intervenire con misure concrete per contrastare la violenza di genere e proteggere le vittime più vulnerabili.

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