Denunce di furti al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino: una situazione allarmante che ha destato indignazione e preoccupazione tra i pazienti e i loro familiari. La testimonianza di Rosario Caravano, che ha assistito suo padre malato terminale fino all’ultimo giorno di vita, ha portato alla luce una serie di episodi inquietanti che dimostrano un grave problema di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera.

I furti di oggetti di valore, come la fede nuziale in oro e denaro contante, sono solo la punta dell’iceberg di una situazione più complessa e preoccupante. La mancanza di trasparenza e di controlli adeguati ha favorito comportamenti illeciti da parte di chi dovrebbe garantire la sicurezza e l’assistenza ai pazienti.

Le denunce di Caravano non sono un caso isolato, ma rappresentano la punta di un iceberg di un fenomeno diffuso e preoccupante. È necessario che le autorità competenti intervengano tempestivamente per fare luce su questi episodi e garantire la sicurezza e l’integrità dei pazienti all’interno del pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino.

L’appello di Caravano a denunciare qualsiasi episodio di furto o comportamento illecito è un invito a tutta la comunità a non tacere di fronte a queste gravi violazioni dei diritti e della dignità delle persone. È fondamentale che ogni cittadino si faccia portavoce di una richiesta di trasparenza e di giustizia, per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.

La salute e la sicurezza dei pazienti devono essere al centro delle attenzioni di ogni struttura sanitaria, e non possono essere compromesse da comportamenti illegali e disonorevoli. È necessario agire con determinazione e tempestività per porre fine a questa situazione e garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti coloro che si rivolgono al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino.

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