Una maxi evasione fiscale da oltre 2 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza nel Mandamento. L’operazione ha portato alla denuncia di 23 imprenditori attivi nel settore del commercio all’ingrosso di materiale ferroso. L’indagine, condotta dai militari del Comando provinciale di Avellino, ha coinvolto anche diverse province italiane, tra cui Napoli, Salerno, Bari, Roma, Forlì e Bergamo.

I finanzieri hanno scoperto che le imprese coinvolte nel sistema di frode emettevano fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre 4 milioni di euro. I responsabili delle aziende sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e dovranno rispondere dei reati fiscali contestati loro.

L’operazione rientra nel piano di contrasto agli illeciti fiscali predisposto dal colonnello Minale e mira a rafforzare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, che rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo economico e mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato. Parallelamente, la Guardia di Finanza di Avellino ha arrestato un commercialista avellinese accusato di aver indebitamente ottenuto finanziamenti per l’accesso al credito del Fondo di Garanzia per piccole e medie imprese per oltre 2 milioni di euro.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino e eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza, portando al sequestro preventivo di quasi 2 milioni di euro. Il commercialista, insieme ad altre sette persone coinvolte nell’inchiesta, dovrà rispondere dei reati di malversazione in danno dello Stato, autoriciclaggio e riciclaggio. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia per fare luce su questa complicata vicenda.

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