Recentemente, un cinquantenne di Caserta è stato condannato in primo grado per lesioni personali nei confronti della moglie; la sentenza è stata emessa dal giudice di pace di Carinola, e poi confermata dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Secondo il decreto del 28 agosto 2000, alcuni casi previsti hanno la competenza del giudice di pace in materia penale, tra cui quello di lesioni personali. Tuttavia, in caso di condanna il giudice di pace non può applicare pene detentive, ma soltanto pecuniarie, o, nei casi più gravi, la pena della permanenza domiciliare o, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità.

A seguito della condanna, il cinquantenne ha presentato ricorso in Cassazione, citando tra i vari motivi di doglianza quello di voler contestare la competenza del giudice di pace in materia penale. Tuttavia, la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso e ha reso definitiva la condanna.

Questo caso è un esempio della competenza del giudice di pace in materia penale, e dimostra come, nei casi previsti dal decreto, il giudice di pace possa occuparsi anche di reati come quello di lesioni personali. Sebbene le pene detentive non siano applicabili, il giudice di pace può richiedere l’applicazione di pene pecuniarie o, nei casi più gravi, di permanenza domiciliare o di lavoro di pubblica utilità.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui