Emy Buono è stata al centro di una polemica dopo aver partecipato alla festa scudetto del Napoli con un outfit molto audace. La ragazza, nota influencer napoletana, ha scelto di indossare una maglia azzurra tagliata sul seno, coperto solo da due adesivi, una cintura in vita e pantaloni a vita bassa che lasciavano scoperto l’intimo azzurro. La scelta dell’outfit ha suscitato numerose critiche sui social, ma non solo. Infatti, Emy Buono ha rivelato di essersi sentita stuprata a causa dell’atteggiamento di alcuni tifosi presenti alla festa.
La ragazza ha denunciato di essere stata toccata e baciata contro la sua volontà, nonostante la sua scelta di vestirsi in modo provocante non avesse nulla a che fare con un invito all’aggressione. Emy Buono ha cercato di difendersi dalle critiche, sottolineando che il suo corpo non era stato messo in pasto alle persone e che una donna che si denuda non dà il diritto a un uomo di stuprarla.
La vicenda ha scatenato un dibattito sulla questione del consenso e del rispetto delle donne, soprattutto in un contesto come quello delle festività sportive, spesso caratterizzato da comportamenti violenti e sessisti. L’episodio ha messo in luce la necessità di una maggiore attenzione verso il tema della violenza di genere e della cultura del rispetto reciproco, che dovrebbe essere promossa anche attraverso il mondo dello sport.