Napoli. Da ieri mattina Gennaro Manetta, noto come Genny Maradona, è irreperibile e quindi latitante. È considerato “il politico” del clan Contini e una figura chiave dell’inchiesta che ha portato all’arresto di 11 membri della cosca dell’Arenaccia. Questa indagine ha rivelato il controllo della camorra su tutti gli affari gestionali dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, inclusa la truffa alle assicurazioni con falsi incidenti.

Il pentito Teodoro De Rosa ha fornito importanti dettagli sul coinvolgimento del clan nel settore delle pompe funebri legate all’ospedale. Genny Maradona era coinvolto anche in questo aspetto, gestendo i compensi per i servizi funebri e prelevando materiali dall’ospedale per rivenderli. La gestione criminale dell’ospedale come strumento di potere mafioso è stata definita dalla gip Federica Colucci come l’utilizzo dell’ospedale per affari sporchi e come luogo di controllo e gestione del potere criminale.

L’ordinanza cautelare di 480 pagine ha rivelato un quadro sconcertante di abusi e attività illegali all’interno dell’ospedale San Giovanni Bosco. Il clan Contini è stato descritto come “statisti dell’antistato” che hanno utilizzato l’ospedale per i propri scopi criminali. Questa vicenda ha scosso la città di Napoli e ha evidenziato la presenza diffusa della camorra in settori chiave come la sanità e le pompe funebri.

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991, ha seguito da vicino questa vicenda e ha evidenziato l’importanza di denunciare e combattere il potere criminale che si annida all’interno di istituzioni vitali come gli ospedali. La lotta contro la camorra e la criminalità organizzata è un impegno costante che coinvolge l’intera comunità e richiede un impegno totale da parte delle istituzioni e dei cittadini.

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