Nella mattinata di oggi, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento hanno eseguito una misura cautelare personale nei confronti di otto soggetti, sei dei quali sono stati posti in custodia cautelare in carcere e due agli arresti domiciliari. Queste persone sono gravemente indiziate per vari reati, tra cui associazione a delinquere, ricettazione, simulazione di reato e falsità materiale.

L’indagine condotta dalla Procura di Benevento ha permesso di raccogliere elementi indiziari significativi nei confronti di un gruppo criminale composto da individui stranieri provenienti dai campi rom di Giugliano in Campania e Napoli Secondigliano. Questi soggetti commettevano furti in bar, tabaccherie ed abitazioni, utilizzando veicoli intestati fittiziamente a terzi e targhe alterate. Alcuni italiani gestori di concessionarie auto fornivano loro veicoli da utilizzare per i reati, mentre un meccanico compiacente si occupava di potenziare le auto per resistere agli inseguimenti delle forze dell’ordine.

Le indagini sono partite da una serie di furti avvenuti in rivendite di generi di monopolio, come bar e tabaccherie. Successivamente, il furto di 500 kg di rame presso un’azienda di Limatola ha permesso ai Carabinieri di concentrarsi sugli arrestati. Ulteriori attività investigative hanno portato alla luce altri reati, come il furto di contanti e monili in oro da abitazioni.

Il gruppo criminale è stato individuato grazie a un servizio di pedinamento organizzato dai Carabinieri, che li ha seguiti fino al momento dell’arresto. Le perquisizioni effettuate presso i campi nomadi di Giugliano in Campania e Napoli Secondigliano hanno permesso di trovare ulteriori prove a carico dei soggetti coinvolti.

Questo provvedimento cautelare è stato eseguito in sede di indagini preliminari e i destinatari hanno la possibilità di impugnarlo. È importante ricordare che fino a una sentenza definitiva, le persone coinvolte sono considerate presunte innocenti.

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