Il 22 giugno, un turista proveniente dal Kazakistan è stato sorpreso mentre stava incidendo le lettere ALI su un intonaco chiaro nella casa dei Ceii nel Parco archeologico di Pompei. Il personale di vigilanza e accoglienza ha prontamente fermato l’uomo e lo ha denunciato presso i Carabinieri per il danno arrecato al patrimonio storico.

Grazie alla nuova legge voluta dal Ministro Gennaro Sangiuliano, l’autore del reato dovrà pagare per il restauro della parete danneggiata. Sul posto sono intervenuti i restauratori e il personale di coordinamento per valutare i danni e intraprendere le azioni necessarie per ripristinare l’integrità dell’opera.

Il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, ha definito l’atto del turista come incivile e ha lodato l’operato dei collaboratori del Ministero e della società Ales per la prontezza nell’intervento. Inoltre, ha ringraziato i Carabinieri per la tempestività con cui hanno gestito la situazione.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza di rispettare e preservare il patrimonio storico e culturale, e sottolinea la necessità di una maggiore sensibilizzazione e educazione dei visitatori nei confronti dei siti archeologici. La tutela e la salvaguardia di luoghi come Pompei sono responsabilità di tutti, e comportamenti vandalici come quello del turista del Kazakistan non possono essere tollerati.

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