Due tentativi di suicidi denunciati dall’associazione Antigone
Nella casa circondariale di Avellino si sono verificati due tentativi di suicidio nelle ultime settimane, secondo quanto riportato dall’associazione Antigone. La struttura ospita attualmente 616 detenuti, nonostante i posti regolamentari siano solo 507, e la maggior parte delle sezioni sono in condizioni precarie.
Gli osservatori di Antigone hanno visitato la casa circondariale e hanno evidenziato le cattive condizioni in cui versano molte delle sezioni. Tra i due casi di tentato suicidio, uno ha coinvolto una donna trasferita dall’ex carcere femminile di Pozzuoli, recentemente evacuato a causa del rischio di crolli dovuti al bradisismo, mentre l’altro ha riguardato un detenuto in isolamento.
Le condizioni igieniche delle celle sono state messe in evidenza dagli osservatori, che hanno denunciato la mancanza di acqua corrente durante alcune ore della notte, la mancanza di docce e acqua calda in alcune stanze, infiltrazioni d’acqua, spazi ridotti e presenza di muffa. In particolare, la sezione femminile è stata criticata per le schermature alle finestre che impediscono il passaggio d’aria, anche durante giornate calde con temperature elevate.
Inoltre, è stata segnalata la carenza di specialisti nella struttura sanitaria della casa circondariale, con un alto turnover di medici che causa disagi ai detenuti. In particolare, la mancanza di psichiatri è stata evidenziata nonostante la necessità di terapie psicofarmacologiche per più della metà della popolazione detenuta.
La situazione critica denunciata dall’associazione Antigone evidenzia la necessità di interventi urgenti per migliorare le condizioni di vita all’interno della casa circondariale di Avellino e garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti.