I carabinieri hanno arrestato Luigi Carella, detto “Giggino a’ gallina”, referente del clan al Rione Berlingieri e destinatario di un provvedimento restrittivo per camorra. L’uomo è stato trovato a Secondigliano e circondato dagli investigatori dell’Arma in borghese. Tra le accuse ci sono estorsioni e associazione di tipo mafioso.
Luigi Carella è stato arrestato mentre era in motorino da solo. Le accuse nei suoi confronti riguardano anche l’accesso indebito di dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. Durante la perquisizione a casa sua, sono stati trovati orologi di lusso Rolex e altri oggetti preziosi.
In particolare, Carella è accusato di aver chiesto il “pizzo” al titolare di un garage su disposizione della boss Maria Licciardi. Grazie alle intercettazioni, è emerso che l’imprenditore ha versato una somma inferiore a quella richiesta, ottenendo uno sconto.
Il pentito Antonio De Carla ha parlato di Carella, raccontando di un episodio in cui il clan ha piazzato bombe a mano in un cantiere edile. Carella è stato descritto come il primo a entrare nel recinto chiuso, mentre gli altri hanno trovato scuse per non farlo.
È importante sottolineare che tutti gli indagati godono della presunzione d’innocenza fino alla condanna definitiva.