La provincia di Salerno, nel 2023, ha dovuto affrontare un grave problema legato agli incendi dolosi. Si tratta della diciassettesima provincia italiana più colpita e la prima in Campania per numero di incendi, dopo le città calabresi, siciliane e sarde. Quasi cento ettari di superficie boschiva sono stati distrutti dal fuoco, senza contare le aree non ancora classificate, secondo le indagini del Centro operativo di Sorveglianza Ambientale ISPRA Rapporto Incendi Boschivi 2023.

Questa emergenza potrebbe riproporsi anche quest’anno con l’arrivo delle prime calde temperature, causando danni economici e ambientali incalcolabili. Il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano, sottolinea l’importanza di intensificare le misure di prevenzione e di vigilanza attiva da parte delle amministrazioni locali. È fondamentale potenziare le attrezzature e il personale volontario delle squadre anti incendi boschivi presenti nei vari Comuni, ma soprattutto è necessario gestire in modo accurato la pulizia dei boschi e delle aree rurali, coinvolgendo anche le aziende agricole che possiedono le risorse necessarie per svolgere questo tipo di lavoro.

Gli agricoltori rappresentano una rete di sorveglianza naturale e diffusa, fondamentale per contrastare i devastanti effetti degli incendi boschivi. Tuttavia, questa situazione espone anche loro a gravi rischi, soprattutto in un contesto di siccità e alte temperature che favoriscono la rapida propagazione delle fiamme.

Coldiretti ha elaborato una serie di consigli utili per prevenire gli incendi, tra cui evitare di accendere fuochi senza autorizzazione, controllare costantemente la fiamma nelle aree consentite e assicurarsi che sia completamente spenta prima di andarsene. È importante anche non gettare mozziconi o fiammiferi accesi nelle aree rurali.

Dato che la maggior parte degli incendi sono causati volontariamente, anche da piromani o criminali interessati alla distruzione dei boschi, è essenziale collaborare con le autorità competenti per segnalare comportamenti sospetti e fermare chi mette a rischio il patrimonio boschivo nazionale.

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