Nel corso della giornata odierna, il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha messo in atto un’ordinanza che prevede l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone accusate di usura ed estorsione. La decisione è stata presa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di due immobili del valore complessivo di 100.000 euro, considerati come il profitto derivante dai reati commessi.
Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica hanno portato alla luce il coinvolgimento di due sorelle e della figlia di una di loro, residenti a Torre Annunziata, nell’attività usuraria. Le indagate avrebbero praticato tale attività in modo seriale e professionale, minacciando le vittime già in difficoltà finanziaria affinché restituissero le somme di denaro prestate a tassi d’interesse sproporzionati.
Attraverso intercettazioni telefoniche, perquisizioni e acquisizioni di informazioni, è emerso che le indagate avrebbero elargito decine di prestiti alle vittime per un totale di oltre 215.000 euro, con tassi d’interesse che oscillavano mediamente tra il 40% e il 50% annuo. Per ottenere il rimborso delle somme prestare, le indagate avrebbero fatto ricorso anche ad intimidazioni, costringendo una vittima affetta da ludopatia a cedere loro due immobili come parziale pagamento del debito usurario contratto.
Un’altra vittima, in situazioni simili, sarebbe caduta nella trappola degli usurai a causa di debiti finanziari causati dalla perdita del posto di lavoro del marito durante la pandemia da COVID-19.