Il reparto di ginecologia dell’ospedale Ruggi d’Aragona è al centro di polemiche a seguito di anomalie e alterazioni riscontrate nei registri operatori. Il primario di gravidanze a rischio, Mario Polichetti, ha segnalato il problema alla direzione generale e alle forze dell’ordine, evidenziando come queste situazioni possano rappresentare una possibile falla nel sistema di gestione e controllo dell’azienda ospedaliera.

Tutto è iniziato a seguito di un parto cesareo d’urgenza avvenuto alla fine di aprile, dove si è verificata la presenza di uno specializzando non abilitato come primo operatore, mentre nel registro delle parti ostetriche era indicato il primario di ginecologia Giuseppe Laurelli. La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un fascicolo per falso in atto pubblico, poiché sembrerebbe che il parto d’urgenza sia stato predisposto per perdite ematiche dal medico di guardia, che sarebbe stato escluso dall’intervento.

Mario Polichetti, non presente in ospedale in quei giorni per via delle ferie, ha acquisito documenti e testimonianze al suo ritorno, riscontrando divergenze riguardo al primo operatore. Queste discrepanze hanno portato alla denuncia alle forze dell’ordine e all’avvio di un’inchiesta da parte della Procura.

Il primario di gravidanze a rischio del Ruggi ha sottolineato l’importanza della trasparenza e dell’integrità nel sistema sanitario, affermando che le gravi anomalie riscontrate rappresentano un attacco inaccettabile. Ha chiesto un’azione rapida e decisa da parte delle autorità competenti e della direzione generale per far luce su quanto accaduto e per evitare che episodi simili si ripetano.

La fiducia dei pazienti è la priorità assoluta, ha sottolineato Polichetti, e come professionisti della salute è fondamentale garantire trasparenza e fiducia nei confronti di coloro che affidano la propria vita e quella dei propri bambini ai medici.

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