I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Napoli hanno risolto un cold case che durava da 10 anni, grazie all’arresto di tre persone ritenute di vertice del clan Licciardi. L’omicidio di Salvatore Totoriello, soprannominato ‘Tototiello’, è stato commesso perché aveva allacciato una relazione sentimentale con la moglie di un affiliato detenuto. Il suo clan decise di ucciderlo e di scioglierne il corpo nell’acido, utilizzando tecniche mafiose di ‘lupara bianca’ apprese dalla mafia palermitana. Queste stesse tecniche erano state utilizzate nel 1984 dalla Cosa Nostra per far sparire i cadaveri di cinque persone, tra cui Vittorio e Luigi Vastarella e Gennaro Salvi, durante la guerra di camorra tra le famiglie malavitose Gionta-Nuvoletta e Alfieri-Bardellino. Il superboss Salvatore Riina era stato condannato come mandante di quegli omicidi. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, omicidio, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, tutti commessi per agevolare il clan Licciardi e l’Alleanza di Secondigliano.

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