Charles Salvatore Maria Salzillo, imprenditore di 31 anni di Caserta, è stato posto ai domiciliari dalla Corte di Cassazione per lo sfruttamento di lavoratori immigrati. Salzillo, insieme al padre, era già stato accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nella Tuscia, costringendo dipendenti sudafricani a turni massacranti per soli 3 euro l’ora. La sua responsabilità è stata confermata anche dal tribunale di Ancona, che ha mantenuto gli arresti domiciliari. Salzillo avrebbe approfittato della situazione di bisogno dei suoi dipendenti, costringendoli a lavorare in condizioni degradanti e minacciandoli di ritorsioni fisiche. Il ricorso presentato dall’imputato è stato dichiarato inammissibile, poiché il suo coinvolgimento è stato confermato dalle testimonianze dei lavoratori. La lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori è un tema sempre attuale e la giustizia deve essere severa nei confronti di chi abusa della vulnerabilità altrui.

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