Le tensioni tra i clan camorristici Cava e Graziano a Quindici si sono infiammate nuovamente, portando a un’operazione che ha portato all’arresto di Felicetta Cava, parente stretta del boss Biagio Cava. La donna è stata trovata in possesso di un’arma da fuoco illegalmente detenuta, confermando la presenza di armi nel contesto della faida tra i due clan.

Felicetta Cava, rimasta gravemente ferita nell’agguato del 2002 noto come la “strage delle donne”, è costretta su una sedia a rotelle da allora. In quell’attacco, perpetrato dalle donne del clan Graziano, persero la vita tre donne legate al clan Cava, tra cui la sorella del boss Biagio.

Attualmente, Felicetta Cava è stata posta agli arresti domiciliari in attesa della convalida da parte del gip del Tribunale di Avellino. Le indagini sull’episodio del 2002, che portarono alla condanna dei responsabili, sono state seguite dall’attuale procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, all’epoca sostituto procuratore della DDA di Napoli.

La situazione a Quindici rimane tesa, con la presenza di armi e la rivalità tra i due clan che continua a causare violenza e morte nella zona. Le autorità sono impegnate nel contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e garantire la sicurezza dei cittadini, ma la lotta per il controllo del territorio rimane una sfida costante.

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