Il mandatario della Siae, Claudio Preziosi, ha risposto a tutte le domande del gip e del pubblico ministero durante l’interrogatorio di garanzia al terzo piano della palazzina della cittadella giudiziaria. Accompagnato dal suo avvocato Giovanni Annunziata, Preziosi ha consegnato un fascicolo contenente carte e documenti alla difesa. L’interrogatorio è stato segretato in attesa di una verifica dettagliata del materiale depositato e del confronto con le prove raccolte dai carabinieri.

Preziosi ha fornito una diversa lettura dei reati che gli vengono imputati, passando da concussione a corruzione. La difesa ha presentato un’appello contro l’ordinanza che decreta la sospensione dall’esercizio della professione per dodici mesi. Insieme a Preziosi sono indagati anche Andrea Vitali, Omar Riahi e Marcello Morese, accusati di corruzione legata alla sponsorizzazione della società TicketSms srl di Bologna.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Salerno, che hanno sentito diverse persone informate sui fatti confermando le pressioni esercitate da Preziosi a favore della società bolognese. Roberto Napoli della Pr Lab srl denunciò il comportamento del mandatario nel 2019, sottolineando i tentativi di inserire i bolognesi in vari eventi e locali della zona.

Le indagini hanno portato alla luce intercettazioni e chat che evidenziano i tentativi di Preziosi di influenzare varie attività culturali e sportive attraverso la sponsorizzazione della società bolognese. Resta ora da attendere gli sviluppi dell’inchiesta e le decisioni della magistratura riguardo alle accuse mosse contro il mandatario della Siae e gli altri indagati.

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