Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino, è finalmente libero dopo essere stato agli arresti domiciliari per 154 giorni. La sua detenzione era stata disposta in seguito a un’indagine condotta dalla Procura di Avellino, che lo accusava di associazione a delinquere, depistaggio e corruzione. Dopo mesi di isolamento domestico, la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza emessa dal Tribunale di Avellino, permettendo a Festa di tornare in libertà.

Le accuse mosse contro di lui riguardavano presunti pagamenti ricevuti da tre imprenditori che avevano rapporti commerciali con il Comune. La Corte Suprema ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di Festa, rappresentata dagli avvocati Luigi Petrillo e Dario Vannetiello, ordinando la sua immediata liberazione.

Dopo essere tornato in libertà, Gianluca Festa ha comunicato la notizia attraverso i social media, rivolgendosi ai cittadini di Avellino e esprimendo il desiderio di tornare a essere tra di loro. Ora si attende la pubblicazione delle motivazioni della sentenza da parte della Corte Suprema, nella speranza che possano smantellare completamente le accuse mosse nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita”.

Se le motivazioni della sentenza dovessero scagionare completamente Festa, sarebbe una piena riabilitazione per l’ex sindaco.

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