Droga e armi da guerra come il kalashnikov: condanne richieste per otto imputati

La Procura, rappresentata dal pubblico ministero Viviana Vessa, ha chiesto al giudice Bisceglia del Tribunale di Nocera Inferiore quasi mezzo secolo di condanne per otto imputati residenti tra Castel San Giorgio, Nocera, Pagani e Nocera Superiore. Questi otto individui sono stati coinvolti in un processo con rito abbreviato nell’ambito di un’inchiesta chiamata “Civico 17” che riguarda spaccio, lesioni e detenzione di mitragliatori.

Secondo quanto riportato dalle Cronache, a gestire la rete dello spaccio, che era a conduzione familiare, era una donna insieme ai suoi figli. Dopo l’arresto del compagno, la donna avrebbe preso il controllo delle attività di vendita di stupefacenti.

Gli imputati sono assistiti da un collegio difensivo composto dagli avvocati Rino Carrara, Vincenzo Calabrese, Antonio Usiello, Giovanni Buongiorno e Giuseppe Russo.

La gravità dei reati contestati e la presenza di armi da guerra come il kalashnikov rendono questa vicenda particolarmente allarmante. La richiesta di condanne così pesanti dimostra la determinazione della magistratura nel contrastare il crimine organizzato e la diffusione di armi illegali sul territorio.

È importante che la giustizia venga fatta e che coloro che commettono reati così gravi vengano puniti adeguatamente, nel rispetto della legge e della sicurezza dei cittadini. Speriamo che questa vicenda possa servire da monito per chiunque sia tentato di intraprendere vie illegali e pericolose.

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