L’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati si è schierata a fianco dell’operatore socio sanitario aggredito e ha messo in evidenza l’importanza della sicurezza del personale, un tema che è ora al centro dell’attenzione della Direzione strategica. A parlare, a distanza di 48 ore dall’ultimo episodio di violenza in ospedale, è Renato Pizzuti. Il direttore amministrativo di Contrada Amoretta si è detto profondamente amareggiato per l’aggressione fisica e verbale subita da un Oss di turno al pronto soccorso lo scorso venerdì. L’aggressione è stata compiuta da una donna che aveva accompagnato un parente malato. Di fronte a questo ennesimo episodio di violenza, il direttore generale ha preso in considerazione le misure di protezione attuate nell’ospedale.

“Sono state intensificate le attività di monitoraggio e prevenzione, con l’aumento dei dispositivi di controllo ambientale e una maggiore presenza di sorveglianza”, ha sottolineato Pizzuti. Grazie al potenziamento del servizio di polizia, con la presenza di un agente fisso nell’area del Triage, è stato possibile identificare l’autore dell’aggressione in poche ore. Tuttavia, nonostante le misure adottate, la violenza ha continuato a manifestarsi. Il direttore ha quindi sottolineato la necessità di intervenire su diversi fronti per contrastare il fenomeno, puntando anche sull’aspetto educativo.

Pizzuti ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i cittadini sulla realtà ospedaliera e di promuovere una cultura di rispetto e collaborazione. L’Azienda sta lavorando all’organizzazione di corsi di formazione per migliorare la comunicazione tra operatori e utenti, ponendo l’accoglienza come elemento chiave per ricostruire un clima di fiducia e rispetto. Tuttavia, la situazione al pronto soccorso rimane critica, con sovraffollamento e carenza di personale.

I sindacati hanno espresso solidarietà per la dipendente aggredita e hanno chiesto azioni di prevenzione immediate. È emersa la necessità di un maggiore coordinamento e organizzazione generale dell’ospedale. I sindacati chiedono un tavolo di confronto in Prefettura per affrontare la questione. Inoltre, si è evidenziata la responsabilità dell’Azienda ospedaliera nel proteggere i propri lavoratori. La battaglia contro la violenza nei confronti del personale sanitario richiederà tempo e impegno da parte di tutte le parti coinvolte.

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