Un mare più pulito grazie allo SPAZZAMARE: un bilancio positivo per l’estate 2024 a Salerno

Tre tonnellate di rifiuti di diversa origine e sei metri cubi di idrocarburi recuperati in acqua, impedendone l’arrivo sul bagnasciuga, in due mesi di operatività: questo è il bilancio positivo del lavoro effettuato in mare, sul litorale che bagna il comune di Salerno, per l’estate 2024, dallo SPAZZAMARE. L’imbarcazione, acquistata con fondi di Salerno Pulita e della Camera di Commercio di Salerno, ha pattugliato il mare che bagna Salerno, recuperando rifiuti galleggianti e depurando l’acqua da scie di schiume galleggianti.

Vincenzo Bennet, amministratore unico di Salerno Pulita, ha dichiarato che l’operato dello SPAZZAMARE ha combattuto, arginato e ridotto notevolmente il problema della pulizia del mare. La collaborazione attiva della comunità, che ha mostrato grande apprezzamento per il servizio, è stata fondamentale per il successo dell’operazione.

I bagnanti hanno potuto constatare i benefici legati alla presenza dello SPAZZAMARE, che ha agito anche in situazioni di emergenza, come lo sversamento in mare di acque meteoriche e liquami fognari dopo un acquazzone. Il Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, ha dichiarato che non escludono la possibilità di acquistare una seconda unità in collaborazione con Salerno Pulita, raccogliendo suggerimenti dagli operatori turistici e dalle comunità costiere.

La best practice messa in atto grazie all’intesa tra Salerno Pulita, la Camera di Commercio di Salerno, la Capitaneria di Porto e il Porto Marina d’Arechi diventerà un modello da presentare ad Ecomondo, la fiera dedicata all’ambiente che si terrà a novembre a Rimini.

Il bilancio delle operazioni ha evidenziato la presenza di molta plastica tra i rifiuti recuperati, ma anche rifiuti organici, alghe, foglie, rami e tronchi d’albero. Sono stati rinvenuti anche indumenti, scarti alimentari e spezzoni di lenze e reti da pesca. La presenza di idrocarburi e sostanze oleose è stata ridotta grazie ai sei metri cubi recuperati.

Il monitoraggio svolto durante il periodo di attività ha evidenziato che la maggior parte dei problemi legati alla qualità delle acque è occasionale e legato a cattivi comportamenti, oltre che all’intenso traffico di imbarcazioni. Per ridurre il problema, si dovrebbe incrementare il numero di SPAZZAMARE, effettuare campagne di comunicazione tra i diportisti e sanzionare i trasgressori.

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