La pistola e il braccialetto elettronico sono al centro delle indagini sull’omicidio della Duchesca a Napoli. Chi ha fornito l’arma al killer? Chi lo ha aiutato a fuggire a Milano? Chi gli ha spiegato come disattivare il braccialetto elettronico che portava? Sono tutte domande che gli investigatori si stanno ponendo su Antonio Amoroso, l’uomo accusato dell’omicidio.

Durante l’udienza di convalida, Amoroso ha deciso di non rispondere alle domande del giudice. La difesa si sta preparando a studiare le prove in mano alla Procura per affrontare il Tribunale del Riesame. Inoltre, viene contestata la premeditazione del reato.

Ma c’è anche un altro aspetto da considerare: il debito che Procopio aveva nei confronti del nipote acquisito, che viveva agli arresti domiciliari a Minturno. Si cerca ancora l’arma del delitto, che potrebbe fornire indizi sui complici di Amoroso.

Il lavoro degli investigatori è ora concentrato su Milano: perché il killer si è recato lì? Chi lo ha aiutato e coperto? È fondamentale trovare risposte per incastrare anche i complici di Amoroso.

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