Liquori contraffatti con alcol denaturato anti-Covid: condanne emesse dal Gup di Napoli Nord

Il Gup di Napoli Nord ha emesso ieri 8 condanne per altrettanti imputati coinvolti in un’inchiesta sulla produzione e commercializzazione di liquori contraffatti con alcol denaturato anti-Covid. L’indagine condotta dalla procura di Napoli Nord ha coinvolto diverse persone anche della provincia di Salerno, tra Pagani, Cava de’ Tirreni e Sarno.

Secondo le accuse, un gruppo di persone avrebbe utilizzato l’alcol anticovid per produrre champagne, vini, liquori e olio extravergine di oliva adulterati e contraffatti. La Guardia di Finanza di Napoli ha posto i sigilli a un liquorificio di Giugliano, a una tipografia di Cava e a una casa vinicola di Pagani. Le bevande contraffatte venivano vendute a cantine, distillerie, grossisti e rivenditori al dettaglio tra Campania, Puglia e Calabria.

Le analisi chimiche hanno rilevato la presenza di sostanze nocive tipiche dei disinfettanti, come alcool isopropilico e metiletilchetone, non destinate per l’uso alimentare. Inoltre, la contraffazione riguardava anche presunto champagne con griffe false di noti marchi internazionali, ma che contenevano solo vino spumante.

Le condanne vanno dai 4 ai 6 anni di reclusione, mentre per le restanti posizioni ci sarà il giudizio ordinario. Tra le accuse contestate c’è anche quella di associazione a delinquere. I fatti risalgono al 2019 e dimostrano l’importanza di contrastare il commercio illegale di prodotti alimentari e di garantire la sicurezza dei consumatori.

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